Al momento la ricerca sull’utilizzo della cannabis terapeutica è ancora agli albori. Sul mercato sono presenti 5 farmaci (prodotti dall’azienda olandese Bedrocan) a base di cannabis –ognuno contenente una percentuale differente delle diverse molecole attive- utilizzati principalmente per il controllo di nausea, vomito, appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.
Accanto a questo utilizzo, ben documentato dalla letteratura scientifica, si affiancano alcuni studi sui vantaggi dell’utilizzo della cannabis nel controllo del dolore cronico. Oltre a queste indicazioni la marijuana a scopo terapeutico viene utilizzata –ma mancano ancora studi che ne provino l’efficacia- nella gestione del dolore in chi soffre di sclerosi multipla e sindrome di Tourette. Inoltre da alcuni anni è disponibile Sativex, un farmaco contenente solo THC e CBD utile nel controllo degli spasmi muscolari dovuti alla sclerosi multipla.
In questo caso non si tratta dell’utilizzo delle infiorescenze e per questa ragione, in quanto mancano terpeni e flavonoidi, gli studi su Sativex hanno dimostrato che il prodotto non è efficace nel controllo del dolore.